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La paranza dei bambini

MARTEDÌ 20 FEBBRAIO 2018 ORE 21

La paranza dei bambini

NUOVO TEATRO SANITÀ

 

di Roberto Saviano e Mario Gelardi
con Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Antimo Casertano, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Giampiero De Concilio, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude, Antonio Orefice, Enrico Maria Pacini
scene: Armando Alovisi
assistente alle scene: Paolo Iammarone
costumi: 0770
calzature: YLATI
musica: Tommy Grieco
luci: Paco Summonte
tecnici: Antonio Ferrentino, Davide De Maio, Gianfranco Ragusa
assistente alla regia: Mario Ascione
aiuto regia: Irene Grasso
programmazione Mismaonda: Gianluca Russino e Laura Montagna

 

Hanno scarpe firmate, famiglie quasi normali e grandi ali “d’appartenenza” tatuate sulla schiena. Sfrecciano in moto contromano per le vie di Napoli perché sanno che la loro unica possibilità è giocarsi tutto e subito. Non temono il carcere né la morte. Sparano, spacciano, spendono. Sono la “paranza dei bambini”.
Nel gergo camorristico “paranza” significa gruppo criminale, ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni per la pesca che, in coppia, tirano le reti nei fondali bassi, dove si pescano soprattutto pesci piccoli per la frittura di paranza. L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti, proprio come quei giovanissimi legati alla camorra che Roberto Saviano racconta nel suo ultimo best seller.
E quel romanzo diventa ora uno spettacolo teatrale che racconta una verità cruda, violenta, senza scampo. Non a caso lo spettacolo nasce nel Nuovo Teatro Sanità, un luogo ’miracoloso’ nel cuore di Napoli, dove si tenta di costruire un presente reale e immaginare un futuro possibile.

Night Garden

GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO 2018 ORE 21

Night Garden

EVOLUTION DANCE THEATRE

direttore artistico e coreografo: Anthony Heinl
co-direttore e assistente alla coreografia: Nadessja Casavecchia
danzatori: Bruno Batisti, Marta Labella, Giuseppe Liuzzo, Carlotta Stassi, Antonella Abbate, Matteo Crisafulli, Anthony Heinl, Nadessja Casavecchia
direttore tecnico e light designer: Mimmo L’Abbate
costumista: Maria Cristina Battista
produzione: Evolution Dance Theater

 

Vi è un momento onirico, tra il giorno e la notte, che trasforma il paesaggio e le sensazioni. Questo cambiamento di luce risveglia i nostri istinti più primitivi. La giornata di lavoro si è conclusa e il timido crepuscolo ci porta a riflettere e fantasticare sul domani. Mentre ci rifugiamo nel calore dei nostri desideri più profondi, tutto un altro mondo, al di fuori, sta per svegliarsi. Vortici di vento fluorescente avvolgono lo spettatore in un abbraccio fluttuante, lampi di luce percorrono il palco, si apre una finestra per guardare di nascosto e scoprire cosa si cela dietro al velo segreto del giardino notturno, dove nulla è come sembra.
Mistero, Bellezza e Meraviglia vi trasporteranno dunque in un regno magico alla scoperta di cosa accade sotto la luce della luna quando il mondo si riposa. Nella notte, creature bioluminescenti si sveglieranno in una nuova dimensione incandescente, dove le ombre hanno colore e il paesaggio è dipinto di luce.
Una serata piena di inventiva con un’incredibile compagnia in grado di fondere danza, arte, acrobazia e illusione. Evolution Dance Theatre è stata creata dall’americano Anthony Heinl, che nella sua ricca carriera ha ballato per coreografi di fama mondiale, quali Paul Taylor, David Parsons e Martha Graham, e ha fatto parte dei Momix del geniale Moses Pendleton.

Libera Nos Domine

MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO 2018 ORE 21

Libera Nos Domine

ENZO IACCHETTI

 

progetto illuminotecnico: Valerio Tiberi
scenografia e installazioni virtuali: Gaspare De Pascali
con l’aiuto dei suoi amici Giobbe Covatta, Alberto Patrucco, Giorgio Centamore, Francesco Freyrie
canzoni dal vivo di E. Jannacci, F. Guccini, G. Faletti, G. Gaber, E. Iacchetti
musiche originali: Enzo Iacchetti
regia: Alessandro Tresa
produzione: Nito Produzioni srl

 

Dopo il grande successo de Il Vizietto e Chiedo scusa al Signor Gaber, Enzo Iacchetti torna in teatro con Libera Nos Domine, uno spettacolo completamente nuovo che esprime il desiderio di comunicare parole e musiche nel puro stile teatro-canzone.
Il noto conduttore e attore è solo in scena, prigioniero dell’attualità e desideroso di liberarsi dai dubbi che lo affliggono sul progresso, l’amore, la religione e l’immigrazione. Una prigionia affrontata con ironia e provocazione, divertendo ed emozionando, cercando di salvarsi con rabbiosa delicatezza. Ce la farà o sarà soltanto un grido di speranza?

Da Balla a Dalla

MARTEDÌ 30 GENNAIO 2018 ORE 21

Da Balla a Dalla –
Storia di un’imitazione vissuta

DARIO BALLANTINI

 

scritto e cantato da Dario Ballantini
arrangiamenti e direzione musicale: Francesco Benotti
regia: Massimo Licinio

 

Un ritratto riuscito è come un furto. Un piccolo furto dell’anima. Esattamente a questo puntava un ragazzino delle scuole medie a Livorno alla fine degli anni ’70: catturare un poco dell’anima di un grande cantautore, quando disegnava i contorni del suo viso sulle pagine del proprio diario. Non sapeva, quel ragazzino, che su quel diario si stava consumando il primo contatto ideale tra due artisti. Dario Ballantini, futuro pittore e imitatore era il disegnatore, Lucio Dalla il disegnato.
Quell’amicizia rivive in un curioso scambio di personalità e di ricordi con Da Balla a Dalla, uno show che unisce il racconto autobiografico del celebre trasformista con l’omaggio al musicista bolognese attraverso la reinterpretazione della sua straordinaria produzione artistica, in una strabiliante imitazione fisica e vocale. Dario, fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto Lucio come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni fino al loro incontro, vent’anni dopo, quando i ruoli si sono, come in un sogno, ribaltati. E Dalla è divenuto un sostenitore del successo di Balla. “Mostrai i disegni del mio diario a Lucio e col tempo nacque una sincera amicizia. Lucio amava i travestimenti. La sua più grande forza? La fanciullezza e quel tocco di follia per il cambiamento”. E chissà cosa direbbe oggi di fronte a un one man show in cui l’amico si trasforma in lui medesimo: “Ripeterebbe ciò che mi disse un giorno: che eravamo collegati da sempre”.

Traviata

GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2018 ORE 21

Traviata

ARTEMIS DANZA

 

musiche: Giuseppe Verdi
elaborazione musicale: Luca Vianini
drammaturgia musicale: Alessandro Taverna
assistente alla coreografia: Elena Bertuzzi
coreografia, regia, scene, luci e costumi: Monica Casadei
produzione: Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei

 

Uno dei melodrammi più celebri tradotto nel linguaggio della danza da una compagnia divenuta una delle realtà di punta nel panorama nazionale. Dietro le feste scintillanti, il marciume di una società in vendita, vuota, dalla morale malsana. Mentre si consuma il dramma del singolo, che deve tragicamente cedere a regole impietose. E il male attende, inesorabile, che i calici si posino.
Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto dedicato da Monica Casadei a Giuseppe Verdi, che si propone di reinterpretare le più famose opere dell’amato compositore italiano. Una Traviata letta dal punto di vista di Violetta. Violetta contro tutti. Violetta al centro di una società maschilista espressa da un coro in nero. Violetta disprezzata, che anela, pur malata, pur cortigiana, a qualcosa di puro. Violetta contro cui si scagliano le leggi borghesi espresse dal padre di Alfredo, Giorgio Germont, emblema di un mondo falso e meschino, in cui per certi versi si rispecchia a distanza anche il nostro. Traviata ha significato per Casadei e i suoi collaboratori entrare nel dramma di questa donna a cui è negata la speranza di un sentimento d’amore. Perché, se come prostituta felice del suo ruolo Violetta poteva essere integrata nascostamente dalla società, da cortigiana animata dal desiderio di uscire dal suo destino, doveva essere punita dalla malattia, dalla morte, dal disprezzo. Uccisa dall’ipocrisia del coro.

La Bibbia raccontata nel modo di Paolo Cevoli

MERCOLEDÌ 17 GENNAIO 2018 ORE 21

GIOVEDÌ 18 GENNAIO 2018 ORE 21

La Bibbia raccontata
nel modo di Paolo Cevoli

PAOLO CEVOLI

 

di e con Paolo Cevoli
regia: Daniele Sala
produzione: Diverto

 

Dopo aver conquistato il pubblico del piccolo e grande schermo, Paolo Cevoli torna in teatro con la sua quarta produzione teatrale.
La Bibbia. Il Libro dei Libri. Il Best Seller dei best sellers. Da tutti conosciuto anche se forse non da tutti letto.
Ma sicuramente anche quelli che non l’hanno mai sfogliato hanno qualche nozione di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l’arca e di tanti altri personaggi ed episodi.
Una rilettura in chiave pop, l’ironia come cifra per affrontare la realtà, i codici del sacro per decifrare il profano.
In questo spettacolo, con la regia di Daniele Sala, Cevoli reinterpreterà in scena quelle storie, vicende antiche ma sempre attuali, come una grande rappresentazione teatrale dove Dio è il “capocomico” che si vuole far conoscere sul palcoscenico dell’universo, il “primo attore” che convoca come interpreti i grandi personaggi della Bibbia e li racconta attraverso un linguaggio ironico e diretto, accessibile a tutti.
E, forse, anche ognuno di noi sarà protagonista e attore de La Bibbia raccontata nel modo di Paolo Cevoli e potrà scoprire la comicità di quella grande storia in un…diluvio di risate!

L’incanto

DOMENICA 7 GENNAIO 2018 ORE 16

L’incanto

SIMONA PIERACCINI

 

SPETTACOLO DI DANZA E BOLLE DI SAPONE

 

Un viaggio dentro le emozioni e lo stupore, dove le bolle fluttuano leggere, uscendo dagli strumenti più bizzarri.
Un viaggio tra i colori: il bianco-la poesia, il nero-la paura, il rosso-la passione, l’arcobaleno-la gioia.
Uno spettacolo adatto a tutti, grandi e piccini. Perché non c’è un’età per sognare e per far vibrare il cuore.

Suggestioni d’Oriente

MARTEDÌ 2 GENNAIO 2018 ORE 21

Suggestioni d’Oriente

DALAI NUUR

 

Lasciatevi accompagnare in un viaggio mozzafiato, vivete una magia senza tempo immersi in una cultura millenaria attraverso atmosfere, colori e suggestioni del lontano Oriente.
Dalle ninfe di Bali al suono dei tamburi giapponesi, passando per il Bodhisattva dalle mille braccia e i ventagli e i pugnali della danza coreana… la storia di terre esotiche, cariche di fascino e mistero, rivivrà nei suoni, costumi e coreografie di uno spettacolo unico nel suo genere, raccontata attraverso miti e leggende dei popoli dell’Asia Orientale e del Sud-Est Asiatico.
Da Ulan-Ude, sulle rive del Lago Baikal in Siberia, uno show spettacolare e carico di spiritualità, tra danza e arte circense, che continua a richiamare il pubblico di tutto il mondo.

Concerto Gospel

GIOVEDÌ 28 DICEMBRE 2017 ORE 21

Concerto Gospel

CHERLY PORTER &
HALLELUJAH GOSPEL SINGERS

 

Artista e cantante americana tra le più apprezzate in ambito internazionale, autentica regina del palcoscenico dotata di carismatica e accattivante personalità, Cheryl Porter travolgerà con la sua energia il pubblico del Teatro dei Fluttuanti in uno show divertente e raffinato al tempo stesso, interpretando le canzoni della tradizione religiosa afro-americana insieme a grandi voci della musica gospel, dalla sonorità black davvero indimenticabile.
Nata a Chicago, come soprano drammatico ha cantato i ruoli delle grandi eroine di Puccini, Rossini e Verdi per poi avvicinarsi alla musica gospel, spiritual e jazz, collaborando con artisti internazionali e dedicando la sua carriera ad una vera e propria missione musicale: portare un messaggio di unità ad un mondo diviso, di fraternità ai popoli in guerra e di pace interiore a chi ascolta la sua musica. Un imperdibile concerto che catturerà e coinvolgerà gli spettatori con il crescendo di infinite e genuine emozioni di un’esperienza autentica: ascoltare e “vivere” il vero gospel dei neri d’America.

La Duchessa di Chicago

MERCOLEDÌ 13 DICEMBRE 2017 ORE 21

La Duchessa di Chicago

COMPAGNIA DI OPERETTA DEL TEATRO
AL MASSIMO DI PALERMO

 

di Emmerich Kálmán
con Umberto Scida, Isadora Agrifoglio, Spero Bongiolatti
coreografie: Stefania Cotroneo
regia: Umberto Scida

 

La Duchessa di Chicago, vero e proprio musical mitteleuropeo, è l’ennesimo capolavoro del grande compositore Emmerich Kálmán, su libretto di Julius Brammer e Alfred Grünwald. Antesignano del “musical theater”, Kálmán combina nella composizione le sonorità del jazz, dello swing ed i motivi tipici della danza contemporanea con elementi musicali tradizionali associati con lo stile waltz-opera prodotto nella Vienna dei tardi anni Venti. La musica si appoggia anche a suoni tradizionali dell’Ungheria, patria nativa del compositore Kálmán. La prima rappresentazione avviene al Theater an der Wien (Vienna) il 5 aprile 1928. Il libretto ha un taglio di relativa satira ed è basato sullo stile del cabaret politico in auge negli ambienti radicali della Vienna del tempo ma anche a Berlino e Monaco di Baviera. In questo senso, prende direttamente di mira la rivoluzione sociale che era in atto negli anni ruggenti in America (un esempio piuttosto evidente è dato dalla scena jazz di Chicago). Così, lo spettacolo finisce per rappresentare uno spaccato di come la cultura europea si rapportava a nascenti fermenti e movimenti artistici degli USA, con tutti i luoghi comuni del caso: ad esempio, la musica innovativa del jazz e del charleston e i tagli femminili di capelli alla maschietta, tipici delle ballerine di tip tap.
La vicenda ruota intorno alla figura della giovane miliardaria americana Mary Lloyd che scommette con le altolocate e ricche amiche del circolo esclusivo da lei frequentato: la sfida consiste nell’acquistare la cosa più costosa reperibile in Europa. Nel frattempo, in Europa, lo stato di Sylvaria è sull’orlo della bancarotta. Il Principe Sándor Boris ed i suoi ministri cercano di tenere tranquilla la popolazione. Si pensa, allora, ad un matrimonio fra teste coronate che possa funzionare come diversivo alle inquietudini della gente. Il Principe decide di fidanzarsi, sia pure in assenza di un vero sentimento, con l’amica di vecchia data, la Principessa Rosemarie di Morenia. Cade a fagiolo l’arrivo, nel piccolo Stato, di Mary Lloyd, che porta con sé il fascino e l’irruenza d’oltreoceano insieme ad un ritmo tutto nuovo: quello del charleston. La miliardaria, venuta a conoscenza della critica situazione economica dello Stato, si offre di comprare il Palazzo Reale. Ma, insieme al Palazzo, pretende che anche il Principe, suo più importante inquilino, diventi di “sua proprietà”…