VENERDÌ 17 NOVEMBRE 2017 ORE 21
Dieci piccoli indiani…
e non rimase nessuno
Ivana Monti – Mattia Sbragia
due atti di Agatha Christie
traduzione: Edoardo Erba
con Giulia Morgani, Tommaso Minniti, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli, Giancarlo Ratti
regia: Ricard Reguant
scene: Alessandro Chiti
costumi: Adele Bargilli
luci: Stefano Lattavo
produzione: Gianluca Ramazzotti per Ginevra srl
Scritto nel 1936, Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno è considerato il capolavoro letterario di Agatha Christie, ispirazione per molteplici versioni cinematografiche, dal film di René Clair con un cast d’epoca eccellente a numerosi film successivi che hanno adattato la storia a versioni più moderne. In Italia fu pubblicato per la prima volta nel 1946 con il titolo …e poi non rimase nessuno, romanzo numero dieci della collana Il Giallo Mondadori. Il libro – una perfetta struttura letteraria capace di tenere il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina – fu originariamente pubblicato nel 1939 in Inghilterra come Ten little niggers, a richiamare il primo verso della filastrocca a cui si fa più volte riferimento nelle sue pagine. Per evitare di offendere la sensibilità dei cittadini di colore, il titolo del libro subì una prima variazione l’anno seguente, in occasione dell’uscita negli Stati Uniti: venne scelto come nuovo titolo l’ultimo verso della filastrocca, …and then there were none. Anche la Arnoldo Mondadori Editore scelse la seconda versione, rimasta valida fino al 1977, quando il titolo venne cambiato con il più musicale Dieci piccoli indiani (negli Stati Uniti viene tuttora mantenuto il titolo del 1940).
La storia è nota: siamo nel 1939, l’Europa è alle soglie della guerra. Dieci sconosciuti vengono invitati a vario titolo su una bellissima isola deserta. Arrivati nelle rispettive camere, trovano affissa agli specchi la poesia “Dieci piccoli indiani”, una filastrocca che racconta le morti in successione dei dieci indiani. Una serie di decessi misteriosi infonde il terrore negli ospiti dell’isola, che iniziano ad accusarsi a vicenda fino ad arrivare ad una scioccante conclusione.
Ricca di suspense, la vicenda trova il suo apice in un finale tra i più elettrizzanti e spiazzanti mai scritti. Un finale che, contrariamente al lieto fine elaborato dalla Christie per l’adattamento teatrale del 1943, ricalca qui fedelmente quello mozzafiato del romanzo.
Diretto dal regista spagnolo Ricard Reguant, lo spettacolo mostra al pubblico il lato nascosto della borghesia e aristocrazia a confronto in un’unica arena, i loro rappresentanti tramutati dalle circostanze in personaggi volgari e ordinari, pronti a sbranarsi per la sopravvivenza. Sul palco, sullo sfondo di una suggestiva ed elegante scenografia anni Quaranta in stile Art Déco, dieci protagonisti della scena italiana, un cast eccellente formato da attori di diversa generazione e formazione, per la prima volta tutti insieme.