Tag: spettacolo

Wit Matrix

SABATO 14 APRILE 2018 ORE 21

Wit Matrix

Pink Floyd Tribute Band

 

special guest: Ricky Portera

 

Un omaggio allo storico gruppo e alla sua musica senza tempo, rivolta a tutte le fasce di età, tra sogni e visioni, incubi e leggende. Un viaggio al centro della musica contemporanea, dalla psichedelica al pop tra scenografie spettacolari, proiezioni di filmati ed effetti speciali.
Ospite d’eccezione di questa band veneta, composta da 11 musicisti e 10 tecnici, che vanta una splendida carriera con numerose esibizioni in Italia e all’estero, oltre ad illustri collaborazioni, Ricky Portera, chitarrista di Lucio Dalla e fondatore degli Stadio, considerato fra i più grandi chitarristi italiani.

La scuola

LUNEDÌ 9 APRILE 2018 ORE 21

La scuola

SILVIO ORLANDO
VITTORIA BELVEDERE

 

di Domenico Starnone
con Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran,
Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini
scene: Giancarlo Basili
disegnatore luci: Pasquale Mari
costumi: Maria Rita Barbera
regia: Daniele Luchetti
produzione: Cardellino srl

 

Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà esterna. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico.
Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce che prese il titolo La scuola. Fu uno dei rari casi in cui il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa. Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico.
“Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera; fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico” dice Silvio Orlando. “A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi”.

Sento la terra girare

MERCOLEDÌ 4 APRILE 2018 ORE 21

Sento la terra girare

TERESA MANNINO

 

di Teresa Mannino e Giovanna Donini
regia: Teresa Mannino
produzione: Bananas srl

 

Solare presenza del panorama comico italiano che coniuga una raffinata tecnica attoriale con una capacità di improvvisazione assolutamente spontanea e originale, Teresa Mannino, siciliana fortemente legata alla sua terra, laureata in filosofia, ha studiato teatro a Milano, diventata la sua città d’adozione. La sua comicità è graffiante, leggera, intelligente e sottile. Le sue storie dalla Sicilia attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata. Si aggiudica a pieno titolo, con i suoi accattivanti monologhi comici, la conduzione della prima serata di Zelig con Mr Forest su Canale 5. Edizione condotta brillantemente nel 2013 grazie anche all’esperienza formativa di cinque edizioni di Zelig OFF (dal 2007 al 2011) che ha presentato con Federico Basso. Ma il percorso artistico di Teresa si snoda tra esperienze comiche di palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare infine ad un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze.
Dopo 154 date nei teatri italiani con lo spettacolo Sono nata il ventitré, con cui ha raccontato la sua infanzia, la sua vita e come è cambiato il mondo attorno a lei, Teresa Mannino torna in teatro con un nuovo spettacolo, ispirato sempre alla sua amata Sicilia.

Giulietta e Romeo

GIOVEDÌ  29 MARZO 2018 ORE 21

Giulietta e Romeo

BALLETTO DI ROMA

 

balletto in due atti liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare
nuovo allestimento 2017 (versione originale 1989)
musiche: Sergej Prokof’ev
scene: Fabrizio Monteverde
lighting design: Emanuele De Maria
coreografia: Fabrizio Monteverde

 

Una delle produzioni di maggior successo del Balletto di Roma, firmata dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde, un balletto liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare. A quasi trent’anni dalla sua creazione, la danza dell’amore impossibile rinasce sui palcoscenici italiani, ricca della saggezza del tempo e dell’energia del presente.
La Verona degli amanti infelici si trasforma, nella versione monteverdiana, in un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione: un muro decrepito mantiene il ricordo di un conflitto mondiale che ha azzerato morale e sentimento, e annuncia, oltre le macerie, un futuro di rinascita e ricostruzione. Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta sarà protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta e suicida per un amore inammissibile. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, sarà martire della propria fede d’amore innocente. Tra loro, le madri Capuleti e Montecchi, padrone ossessive e compiaciute di una trama resa ancor più tragica dall’intenzionalità dell’odio e dall’istigazione alla vendetta. Riscrittura drammaturgica originale, percorsa dai fotogrammi inquieti del cinema neorealista, l’opera di Monteverde denuda la trama shakespeariana e ne espone il sentimento cinico e rabbioso, dando vita ad una narrazione essenziale ma appassionata, lirica e crudele.

Cavalleria Rusticana

VENERDÌ 23 MARZO 2018 ORE 21

Cavalleria Rusticana

ENSEMBLE TEMPO PRIMO

CORO QUADRICLAVIO

 

musiche: Pietro Mascagni
direttore: Jacopo Rivani

 

Dopo la brillante produzione de Il Barbiere di Siviglia, LaCorelli torna ai Fluttuanti nella celebrata opera di Pietro Mascagni, tratta dalla novella omonima di Giovanni Verga, con un ottimo cast ed una regia brillante e poliedrica. Un dramma siciliano in quadro verista. Una splendida pagina dell’arte italiana.
È il mattino di Pasqua, in un paese siciliano, alla fine del XIX secolo: Turiddu, tornato dal servizio militare, canta una serenata a Lola, di cui era ed è ancora perdutamente innamorato, ma scopre che la donna ha sposato il carrettiere Alfio. Per vendicarsi, corteggia Santuzza ma, dopo averla sedotta, la trascura passando il suo tempo nei dintorni dell’abitazione di Lola. Santuzza, disperata, ormai disonorata ed abbandonata, cerca Turiddu per avere spiegazioni sul suo comportamento. Si reca da sua madre, Lucia, e si confida con lei. All’arrivo di Turiddu tra i due giovani scoppia un’accesa lite, alla quale assiste anche Lola che si sta recando alla messa di Pasqua. E’ sola, il marito è al lavoro. Turiddu la segue. Santuzza, offesa, decide di vendicarsi e riferisce ad Alfio che Lola gli è infedele. Finita la messa, Turiddu offre da bere agli amici all’osteria della madre. Alfio, sdegnato, rifiuta e, nel gesto di abbracciarlo, gli morde l’orecchio sfidandolo a duello. Atteso da un destino mortale, Turiddu saluta la madre e le affida Santuzza. Il grido di una donna: “Hanno ammazzato compare Turiddu!” annuncia il tragico esito del duello.

Viktor & Viktoria

MARTEDÌ 13 MARZO 2018 ORE 21

Viktor & Viktoria

VERONICA PIVETTI

 

commedia con musiche liberamente ispirata
all’omonimo film del 1933 di Reinhold Schünzel
versione originale: Giovanna Gra
con Giorgio Lupano, Yari Gugliucci, Pia Engleberth,
Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti
scene: Alessandro Chiti
costumi: Valter Azzini
musiche: Maurizio Abeni
regia: Emanuele Gamba
produzione: a.ArtistiAssociati, Pigra srl

 

“Canta che ti passa” è un detto coniato in trincea durante la prima guerra mondiale. Ma purtroppo, nella Berlino degli anni Trenta, anche cantare non basta. Lo sa bene Viktoria Weber, talentuosa e intraprendente cantante disoccupata, che annaspa alla disperata ricerca di una scrittura per arrivare a fine mese. Le porte in faccia sono la routine, non c’è lavoro, non ci sono soldi. Certo, il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante ma, quando la crisi colpisce, anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Ecco allora che Viktoria si presenta ad un provino nei panni maschili di Viktor e, ironia della sorte, conquisterà le platee riscuotendo un grandissimo successo. Tuttavia, il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti…
Tra battute di spirito e divertenti equivoci, lo spettacolo porta in scena la critica ad una società bigotta e superficiale (la nostra?), sempre pronta a giudicare dalle apparenze. Una vicenda che, con leggerezza, arriva in profondità. Veronica Pivetti si cimenta nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria in questa commedia nata per il grande schermo, per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale.

Othello, la h è muta

MERCOLEDÌ 7 MARZO 2018 ORE 21

Othello, la h è muta

OBLIVION

 

con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
arrangiamenti musicali: Lorenzo Scuda
al pianoforte: Denis Biancucci
consulenza registica: Giorgio Gallione
produzione: Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia,
BaGS Entertainment e Malguion srl

 

Insieme da più di dieci anni, interpreti dell’irresistibile parodia I Promessi Sposi in 10 minuti (che su YouTube ha ormai superato i tre milioni di visualizzazioni) e con centinaia di date al loro attivo, gli Oblivion sono sempre richiestissimi da tutti i teatri nazionali per la loro personalissima comicità che mixa la tradizione comica italiana e una preparazione tecnica vocale di indiscutibile qualità.
In Othello, la H è muta demoliscono a colpi di grottesca ironia sia l’Othello di Shakespeare che l’Otello di Verdi in uno show in cui cantano, recitano e si dirigono, con musiche tutte dal vivo. Il quintetto gioca con arie d’opera, canzoni pop, citazioni irriverenti e gag esilaranti. Le vicende di Otello e Desdemona vengono rivisitate passando per Elio e le Storie Tese, Gianna Nannini, Lucio Battisti, Rettore e molti altri. Anche le arie di Verdi vengono riviste e mixate con il coro della Champions League, Freddy Mercury, l’Hully Gully, mentre i testi di Shakespeare vengono riscritti in stile Ligabue, Vasco Rossi, Dario Fo. Lo spettacolo diventa così una spassosa parodia, genere teatrale del quale gli Oblivion sono maestri. Un esperimento ardito che i cinque artisti affrontano con totale naturalezza. Varietà di linguaggi, esercizi di stile e tante citazioni per uno show che non mancherà di divertire e conquistare ogni tipo di pubblico teatrale, dal più esigente al più scanzonato.

Perfetta

GIOVEDÌ 1 MARZO 2018 ORE 21

Perfetta

GEPPI CUCCIARI

 

testi e regia: Mattia Torre
musiche originali: Paolo Fresu
costumi: Antonio Marras
disegno luci: Luca Barbati
produzione: ITC 2000

 

Perfetta è un monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Una donna che conduce una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno e che come tutti noi lotta nel mondo. Ma, per l’appunto, è una donna, e il suo corpo è una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. Perfetta è la radiografia fisica, sociale ed emotiva di ventotto comici e disperati giorni della vita della protagonista.
Geppi Cucciari è un’attrice comica che abbiamo imparato a conoscere grazie alla sua popolarità come conduttrice televisiva e radiofonica. Il teatro la richiama sul palcoscenico grazie a un nuovo testo, creato su misura per lei da Mattia Torre, sceneggiatore e autore teatrale che ha scritto per Valerio Mastandrea, Serena Dandini, i film e le serie di Luca Vendruscolo, come Boris e Piovono mucche.

Calendar Girls

LUNEDÌ 26 FEBBRAIO 2018 ORE 21

Calendar Girls

ANGELA FINOCCHIARO

 

basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide e Tim Firth
traduzione e adattamento: Stefania Bertola
con Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Stefano Annoni, Noemi Parroni, Titino Carrara
scene: Rinaldo Rinaldi
costumi: Nanà Cecchi
musiche originali: Riccardo Tesi
disegno luci: Massimo Consoli
regia: Cristina Pezzoli
produzione: Agidi ed Enfi Teatro

 

Un testo teatrale (tratto dall’omonimo film di Nigel Cole del 2003 con protagoniste, fra le altre, Helen Mirren, Julie Walters e Linda Bassett) al suo primo allestimento in Italia, con un cast d’eccellenza capeggiato da un’inedita Angela Finocchiaro, impegnata a dar corpo e voce ad una provocatoria femmina di provincia, seppellita in un modesto negozio di fiorista, ma con smanie di protagonismo e slanci di generosità. Donne che allegramente e serenamente, anche se con il contributo di qualche giro di vodka, si spogliano per una buona causa, sì, ma anche per divertirsi, per riconoscersi ancora belle e seducenti, anche al di fuori dei rigidi canoni della perfezione e dell’eterna giovinezza. Con coraggio e ironia le girls si offrono allo sguardo della macchina fotografica e del pubblico per dirci che le stagioni della vita possono continuare a sorprendere.
Lo spettacolo teatrale, al pari del film, ha avuto un enorme successo in Inghilterra, dove è programmato in diverse versioni dal 2008 ed è tuttora in scena. Risate assicurate.

Io ci sarò

GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2018 ORE 21

Io ci sarò

GIUSEPPE GIACOBAZZI

 

di e con Andrea Sasdelli
collaborazione ai testi: Carlo Negri
produzione: Ridens

FUORI ABBONAMENTO

 

“Il nostro è un lavoro fatto anche di viaggi e durante i viaggi ti trovi inevitabilmente a pensare” scrive Giuseppe Giacobazzi, protagonista di Io ci sarò, nuovo spettacolo dell’artista che crea un ponte immaginario con lo show precedente Un po’ di me (Genesi di un comico). “Oggi mi rendo conto di essere un genitore di 53 anni con una figlia di 3 e quindi mi sono ritrovato a pensare: riuscirò a vedere i miei nipoti e, nel caso li riesca a vedere, riuscirò a rapportarmi come fa un nonno e quindi a viziarli, a giocare con loro, a parlarci e raccontargli delle storie, cercando di dare consigli che non verranno sicuramente ascoltati, a spiegargli anche questo buffo movimento di sentimenti che è la vita?”. È da questa riflessione che l’artista s’ispira per raccontare con il suo nuovo lavoro lo scarto tra le diverse generazioni e i differenti linguaggi che le caratterizzano. “Ho pensato di lasciare un videomessaggio che possa spiegare ed eventualmente interagire con i miei possibili futuri nipoti. E per farlo, l’unico modo che conosco, è farlo davanti ad un pubblico”.